“Nella mia vita va tutto bene, non avrei nulla di cui lamentarmi, eppure faccio fatica ad alzarmi dal letto la mattina, non ho voglia di vedere nessuno né di fare niente. Ci sono persone che hanno problemi molto seri e vanno avanti, mentre io che non ho nessun problema sto così.”
Questa è la più comune descrizione che viene fatta da chi soffre di depressione, un male tanto difficile da spiegare quanto da comprendere per chi non la conosce. È un male, si può dire, nascosto: da fuori non si vede nulla, ma il vissuto interno di una persona depressa è tremendamente carico di dolore senza nome.
Nascosto a tal punto che, non molto tempo fa, ha iniziato a circolare sul web una vignetta che ironizzava sulla possibilità di trattare tutte le malattie come spesso viene fatto nel quotidiano con la depressione.
Un tentativo di sdrammatizzare, ma soprattutto di far comprendere come ci si trovi di fronte ad un disturbo psicologico a tutti gli effetti.
Ma che cosa si intende per depressione?
Che cosa la distingue da un più fisiologico sentimento di tristezza che assale nei momenti difficili?
La depressione è una persistente anormalità dell’umore, accompagnata da sentimenti di disperazione, che può variare, per intensità, da esperienza sfumata a disturbo clinico gravemente disabilitante.
È caratterizzata da episodi depressivi della durata di almeno due settimane che tendono a ripresentarsi ciclicamente, nel corso dei quali la persona diviene incapace di provare qualsiasi piacere.
Può essere accompagnata da diversi sintomi: disturbi del sonno, dell’appetito, del desiderio sessuale, perdita di interesse per cose che prima erano reputate interessanti, perdita di energia, incapacità di concentrarsi, rallentamento psicomotorio.
Ciò che è più rilevante è la qualità, l’intensità e la natura sconvolgente dei sintomi.
Non è soltanto una forma estrema di tristezza, ma un disturbo che influenza sia la mente che il corpo, incluse le funzioni cognitive, il comportamento, il sistema immunitario e il sistema nervoso periferico e che interferisce con il normale funzionamento lavorativo, scolastico o relazionale.
C’è una via d’uscita dalla depressione? Nonostante i sentimenti di disperazione e inaiutabilità che accompagnano questo disturbo, esiste una strada che permette di stare meglio e guarire.
Attraverso la psicoterapia è possibile ripercorrere la propria storia ed andare ad individuare dove si è appreso ad osservare il mondo con la lente della depressione; allo stesso tempo, nuove prospettive consentiranno di aprirsi a nuove possibilità e all’idea rivoluzionaria che si possa chiedere aiuto e cambiare, accettando con maggiori risorse le difficoltà ed i momenti difficili che, inevitabilmente, fanno parte dell’esistenza di ognuno.